Siamo tutti preoccupati dalle calorie: quante ne ingeriamo, quante dobbiamo assumerne per dimagrire, eccetera.
La settimana scorsa abbiamo parlato di metabolismo basale (BMR) e chilocalorie ovvero (semplificando) l’unità di misura impiegata per calcolare l’energia utile al funzionamento ottimale del nostro organismo.
Ma quando si è cominciato a parlare di calorie? E perché sono così importanti?
Sappiamo che la caloria corrisponde alla quantità di energia che sviluppa un alimento nel nostro organismo ma questo concetto, negli anni è stato stravolto.
I numeri, considerati soli, ci dicono poco.
Sappiamo che un grammo di grassi sviluppa 9 kcal e che un grammo di carboidrati sviluppa 4 Kcal.
La parola su cui porre particolarmente attenzione è “sviluppa”.
Gli alimenti sviluppano energia e questa ha un valore preciso, identificato con le chilocalorie.
Senza contare che alle calorie dobbiamo associare anche il carico glicemico.
Soprattutto se affiancate a discorsi inerenti l’alimentazione e il dimagrimento.
La glicemia è quel valore utile a conoscere la quantità di glucosio presente nel sangue.
Il glucosio viene assorbito mediante zuccheri e carboidrati. Più alti sono i livelli, maggiori saranno le probabilità di ingrassare.
Questo significa che le calorie vanno sempre lette in rapporto alla tipologia di macronutrienti (ovvero il cibo) che ingeriamo.
Facciamo un esempio pratico: se la sera della vigilia di Natale mangio una fetta di panettone (100 grammi circa) sviluppo circa 330 kcal. La sera dopo, complici il cenone e il pranzo di Natale, opto per una cena light: 100 grammi di petto di pollo associato a verdure.
100 grammi di pollo, condito magari con un filo d’olio extravergine sviluppano 170 calorie.
Il peso è lo stesso, 100 grammi, cambiano i macronutrienti e come questi vengono “processati” e assorbiti dal mio organismo.
Ora, l’obiezione potrebbe essere che il pollo produce molta meno energia. Vero.
Ma il panettone è composto principalmente da zuccheri e grassi, responsabili dell’impennata dell’indice glicemico mentre il pollo da proteine, sodio, potassio, fosforo, magnesio, zinco, eccetera.
Ciò che mangiamo determina i meccanismi dell’accumulo ma non soltanto in rapporto alle chilocalorie.
A parità di chicolorie sviluppate dobbiamo sempre valutare cosa abbiamo mangiato.
Soffermarsi in modo maniacale sulle kcal è deleterio. In alcuni casi l’ossessione del “conteggio” porta alcuni a privarsi dell’energia necessaria a svolgere funzioni basilari.
Il panettone è indubbiamente buonissimo e concederselo a Natale è quasi d’obbligo.
La cosa importante è avere consapevolezza di cosa stiamo mangiando: il panettone è composto principalmente da zuccheri e carboidrati. Non ci sono magnesio, zinco, tiamina (vitamina B1), eccetera.
Al contrario, un piatto di pasta abbondante (anche condito) rifornisce l’organismo di acqua, microelementi come fosforo, magnesio, zinco e minerali.
Un argomento indubbiamente complesso di cui parleremo ancora.
Per concludere. dobbiamo ricordare che la composizione degli alimenti non è sempre uguale. Dobbiamo imparare a conoscerne la composizione per capire di cosa abbiamo bisogno per far sì che l’organismo lavori al meglio. Insomma, dobbiamo imparare a mangiare bene e “responsabilmente”!
Ma non preoccupatevi godetevi il Natale senza troppe rinunce. Al resto ci penseremo l’anno prossimo!
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Buona Giornata
il vostro Personal Fitness Coach e Personal Trainer
Nicola Sangalli