La cellulite è un’infiammazione dei tessuti extracellulari
che porta, di conseguenza, a un’infiammazione del tessuto connettivo e del pannicolo adiposo.
Il tessuto adiposo posto sotto cute mantiene inalterate le sue funzioni fisiologiche grazie al corretto funzionamento del microcircolo. Una “cattiva” circolazione sanguigna però, può comportare alterazioni e infiammazioni del pannicolo adiposo causando la comparsa di quella che, comunemente, chiamiamo pelle a buccia d’arancia.
La cellulite è una vera e propria patologia, si presenta in forme più o meno gravi a seconda dello stadio e della forma.
La cellulite si manifesta per diverse ragioni ed è democratica: secondo le stime colpisce circa 9 donne su 10 e spesso, non si tratta di donne (e uomini) sovrappeso. Anzi: allenamenti troppo intensi non solo non aiutano a risolvere la situazione ma la peggiorano.
Possiamo comunque iniziare col dire che squilibri ormonali e/o ritenzione idrica ne sono i principali precursori fisiologici.
Ultimo ma non ultimo: il mito secondo cui colpisce solo le donne è un falso! Perciò, uomini, state attenti anche voi!
Cellulite: zone colpite e cause
Le principali zone colpite dalla cellulite sono: gluteo, coscia e interno coscia, ginocchia e in alcuni casi l’addome.
Come dicevamo sopra, il “responsabile” è il microcircolo: una cattiva circolazione provoca un accumulo di liquidi.
Liquidi che “stagnano” nella matrice extracellulare causando infiammazione e ritenzione idrica.
Si tratta di una disfunzione metabolica (il primo a essere coinvolto è il nostro metabolismo) e le variabili sono molteplici, da valutare caso per caso.
La prima cosa da fare è stabilire la presenza o meno di sufficiente massa muscolare: il disequilibrio fra i valori di massa corporea e acqua gioca il ruolo di protagonista nella comparsa e nella formazione della cellulite.
Per questo motivo (e non mi stanco di ripeterlo) è importante avere un approccio “scientifico” al problema, usando strumenti come il bioempedenziometro.
Le principali cause di infiammazione e ritenzione (e quindi della comparsa di cellulite) sono:
- Cause metaboliche:
- cattive abitudini alimentari
- attività fisica assente o scarsa
- sovrallenamento
- massa muscolare scarsa o assente
- perdita di massa ossea
- infiammazione del pannicolo adiposo
- assunzione scorretta e/o smodata di integratori (spesso la scelta dell’integratore e l’orario di assunzione si rivelano sbagliati)
- Causa metabolica e costituzione:
- genetica
- Causa metabolica e stress:
- alti livelli di cortisolo
- Causa ormonale:
- assunzione di farmaci
Cellulite: stadi
La cellulite si suddivide in quattro stadi (a seconda della gravità):
Cellulite al primo stadio
STADIO EDEMATOSO
Buone notizie: il primo stadio è reversibile.
Si evidenzia una ritenzione primaria con una forma di cellulite “superficiale”, che si limita a comprimere il tessuto cutaneo causando un ristagno dei liquidi interstiziali. Per verificarne la presenza, basta fare un semplice test: premete un dito sulla pelle per qualche secondo. Se resta il segno siamo in presenza di cellulite.
Cellulite al secondo stadio
STADIO FIBROSO
Qui è evidente l’effetto pelle a buccia d’arancia: concavità e convessità della pelle, fossette e irregolarità diffuse sono l’indicatore chiave di questo secondo stadio.
Ma possiamo ancora stare tranquill*: porvi rimedio è possibile, basta saperla riconoscere e agire in modo corretto.
Certo, occorrono buona volontà e motivazione ma migliorando l’alimentazione e integrando la giusta attività fisica, i risultati non tarderanno ad arrivare.
Nelle foto vi propongo le immagini di una mia allieva a inizio percorso.
La sua cellulite è un esempio perfetto di 1°/2° stadio: nel prossimo articolo vedremo l’aspetto della sua pelle a buccia d’arancia a fine percorso.
Stay tuned!
Cellulite al 1°/2° Stadio
Cellulite al terzo stadio
SCLEROTICA MOLLE (O FLACCIDA)
Siamo in presenza di accumuli (noduli) dolorosi al tatto dovuti a una riduzione dello scambio fra cellule.
Tradotto: le cellule non vengono “nutrite” in modo corretto. Il collagene che dovrebbe unirle forma quindi dei cosiddetti grumi sclerotici.
Possiamo dire (paradossalmente) che si tratta di una vera e propria “difesa” che il nostro organismo mette in atto affinché le cellule non muoiano.
Questo stadio non sempre è reversibile, molto dipende dalla situazione metabolica, dallo stile di vita e dalla persistenza dell’inestetismo.
La domanda da porsi è sempre: da quanto tempo ne sono affett*?
In rete circolano diversi articoli in cui il terzo stadio viene descritto come “semplice” da superare: sono informazioni scorrette.
In fase di Fitness Checkup è fondamentale misurare le quantità di massa magra (muscolare).
Se emergono valori troppo bassi la questione si complica e i tempi si allungano.
Non è impossibile eliminarla ma ci ci vogliono ancora più costanza e determinazione.
Cellulite al quarto stadio
CELLULITE SCLOROTICA
Siamo al stadio irreversibile: le cellule, per proteggersi, hanno “costruito” delle vere e proprie impalcature di cemento armato.
Una metafora per dire che non si torna indietro e “normalizzare” le cellule è impossibile.
Trattasi di una cellulite dolorosa dove l’alterazione delle cellule e del collagene colpisce anche il sottocutaneo.
Cellulite: rimedi
Nella stragrande maggioranza dei casi la cellulite si può curare.
Affidarsi a rimedi “esterni” però (come la chirurgia estetica o fantomatiche pozioni magiche) non serve e può risultare controproducente.
La verità è che alla lunga, il problema peggiora.
La pelle a buccia d’arancia si cura sempre agendo “dall’interno” proprio perché colpisce il nostro sistema linfatico (che è appunto interno!).
Nel prossimo articolo, tratteremo in maniera dettagliata come combatterla!
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il vostro Personal Fitness Coach e Personal Trainer
Nicola Sangalli