Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare della dieta chetogenica.
Quando parliamo di Dieta Chetogenica, ci riferiamo a un regime nutrizionale che prevede la riduzione drastica o addirittura l’eliminazione dei carboidrati e degli zuccheri dall’alimentazione: a questi, si prediligono proteine e grassi.
Nasce negli anni ’20 per combattere l’epilessia nei bambini e non per la diminuzione del peso corporeo.
Può essere utile anche in presenza di problemi cardiovascolari e nei soggetti affetti da diabete di tipo 2, sempre sotto stretto controllo medico.
Chetogenesi: come funziona?
In assenza di zuccheri, il nostro corpo produce i cosiddetti Chetoni inducendo uno stato definito Chetosi. I Corpi Chetonici sono di tre tipi: acetone, acetoacetato, 3-idrossibutirrato.
Trattasi di un processo metabolico che in assenza di zuccheri induce l’organismo “ad attaccare” le riserve di grasso per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.
Chetosi: sintomi
Per verificare lo stato di chetosi è sufficiente acquistare in farmacia un test dell’urina (del costo di circa € 6,00) o prestare attenzione ai sintomi “rivelatori”:
- alitosi (i chetoni rilasciano un cattivo odore)
- senso di arsura/sete
- riduzione dell’appetito
- mal di testa e affaticamento (di solito il problema si risolve in 24/48 ore dall’inizio della formazione dei chetoni
Esempi di dieta chetogenica
Si tratta di un regime basato esclusivamente sulla rimozione di alimenti contenenti zuccheri e carboidrati (sia semplici che complessi) come pane, pasta, riso, frutta, cereali, legumi, dolci e alcool.
Via libera invece a:
- carni bianche (in alcuni casi sono consentite anche quelle rosse)
- pesce
- prodotti lattiero caseari
- uova
- oli da condimento
- ortaggi
A colazione potreste quindi optare per una omelette con ricotta e prosciutto cotto.
A pranzo e cena invece a una fonte proteica sarebbe bene associare una porzione abbondante di verdura (spinaci, funghi, melanzane, eccetera).
Chetosi: pro e contro
Diete come questa, possono avere apparentemente una serie di vantaggi.
Fra tutti, quello forse più “accattivante”: grazie alla riduzione delle calorie e ai chetoni, i grassi vengono usati a scopo energetico “accelerando” il dimagrimento nella fase iniziale.
Le virgolette sono d’obbligo: nella stragrande maggioranza dei casi, anche nel breve periodo vengono intaccate massa muscolare, massa magra e acqua (15/25%).
Insomma, non è tutto oro quello che luccica.
Abusare per lunghi periodi di una dieta chetogenica per dimagrire è controproducente, soprattutto in presenza di soggetti normopeso (quindi dal 20 al 25/26 del BMI). Un altro errore è quello di non tener conto della quantità di massa grassa da spendere.
Dobbiamo considerare poi che passato un certo periodo di tempo, il nostro corpo si adatta.
I corpi chetonici, che inizialmente compensano il catabolismo proteico muscolare, sul lungo periodo causano infiammazione, distruzione della massa muscolare e conseguente comparsa di cellulite.
L’aumento dell’acqua nella matrice extracellulare è inoltre fonte di disidratazione: una condizione che, in assenza di specifiche patologie, diventa pericolosa. Per questo, è importante monitorare sempre tramite strumentazione (come la bioimpedenziometria).
Inoltre, questo lo ripeterò spesso, mai e dico mai improvvisarsi!
Rivolgetevi a professionisti qualificati: medico di fiducia, nutrizionista e personal trainer.
Effetto rebound
Protratta per lunghi periodi questa alimentazione può inoltre causare il classico effetto rebound: terminata la dieta, i chili persi si recupereranno velocemente.
Purtroppo, gli autori (commerciali) citati sopra, negli anni hanno sfruttato la questa “dieta” trasformandola nel “miracolo” di un corpo sano e tonico in poco tempo e per tutti, vendendo milioni di libri.
Ma un conto è comprare un libro pensando di essere tutti uguali, un conto è modulare l’alimentazione tenendo conto delle specifiche di ognuno.
Oltretutto, la dieta chetogenica induce una riduzione del BMR (metabolismo basale) per l’azione catabolica sulla massa glicogena (massa muscolare). Tradotto: potremmo avere l’effetto inverso al dimagrimento con conseguente perdita di massa muscolare e rischi concreti per i nostri organi interni.
Quindi, in conclusione, non esiste l’alimentazione perfetta, solo l’alimentazione cucita su misura per noi. Prima di azzardare diete drastiche, potenzialmente pericolose e restrittive (soprattutto in prossimità della fatidica “prova costume”), consultate sempre il vostro medico, un nutrizionista e un personal trainer certificato.
Buona Giornata
il vostro Personal Fitness Coach e Personal Trainer
Nicola Sangalli